Registi come Fellini si sono divertiti a rievocare il mondo del teatro leggero, dal quale sono usciti i nostri maggiori comici e le nostre affascinanti soubrettes.
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Così dive come la Lollobrigida, la Vitti, la Loren e attori come Totò, Sordi, Fabrizi, De Filippo hanno espresso le ansie, le aspirazioni ed anche la gaglioffaggine di chi vive veramente solo quando si apre il sipario e si accendono i riflettori. Scaglione attraversa la commedia dell'arte e il café-chantant, il caffé-concerto e il varietà, l'operetta e la rivista, per poi soffermarsi su quella forma di teatro che è la rivista minore, ovvero l'avanspettacolo, nel quale si sono fatti le ossa i comici più famosi.
