La mostra "Dall'Aspromonte a Porta Pia. I Borbone, Pio IX e Garibaldi", inaugurata il 24 febbraio nel Castello Ruffo di Scilla per celebrare i 150 anni trascorsi dall'Unità d'Italia, si distingue per particolare originalità ed interesse scientifico, al confronto dei numerosi eventi programmati in tutta la nazione.
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In primo luogo perché invece di soffermarsi esclusivamente sui fatti dell'epopea risorgimentale in un'ottica post-unitaria e sabauda, cioè dalla parte esclusiva dei vincitori, è focalizzata sui due principali stati della penisola che dopo secoli o addirittura millenni - nel caso della Chiesa -, si dissolsero tra il 1860 e il 1870, cioè il Regno delle Due Sicilie e lo Stato Pontificio. È una mostra di opere d'arte, di preziosi e rari cimeli, dipinti, sculture, ma soprattutto memorabilia nel settore delle arti decorative, tra cammei e miniature, realizzati in tutte le tecniche, con tutti i materiali più preziosi e per raffinati oggetti d'uso, come spille, tabacchiere, medaglie e piatti, intarsiati e istoriati con i ritratti dei re e di Pio IX (l'ultimo papa-re), ma anche di Garibaldi e Vittorio Emanuele II.