Èrcole deve fare i conti con la collera di Giunone, moglie del dio degli dei, che arriva al punto da renderlo temporaneamente pazzo. In preda alla follia, Èrcole causa la morte dei propri stessi figli e, per espiare questa terribile colpa, dovrà compiere dodici imprese memorabili.
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Dal leone di Nemea all'idra di Lerna, dal cinghiale del monte Erimanto agli uccelli del lago di Stinfalo, dal toro di Creta al mostruoso cane Cerbero, dalle giumente di Diomede alla cintura di Ippolita, ecco le leggendarie fatiche di Èrcole.