«Il tipo di conversazione che questo manuale si propone di rendere praticabile non è rosario, non è conferenza, ed è proprio il contrario di quella ammessa da quella suprema legge anglosassone, che impone di passare le serate scambiandoci garbate osservazioni su temi inessenziali.
[...]
È una conversazione 'a rischio', per questo molte delle regole che cercherò di elencare assomigliano alle istruzioni che troviamo scritte su prodotti chimici di insostituibile efficacia, ma pericolosi se usati sconsideratamente. Sono regole che dovrebbero difenderci dallo sprecare ore subissati da una cattiva conversazione, con il rischio di accumulare risentimenti il cui peso può riuscire a rompere care e vecchie amicizie. Quindi il punto è quello di vedere come si possa condurre una conversazione equilibrata nei turni, civile, capace di interessare tutti quelli che partecipano, affrontando i temi che stanno loro a cuore e sui quali le opinioni non siano unanimi. E tutto questo senza che ne venga fuori una rissa».
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