Nato dall'esperienza di laboratori con attività ludiche strutturate per bambini disabili e i loro genitori, questo libro racconta il gioco quale mezzo insostituibile per accettarsi e convivere con la propria corporeità.
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La forza del gioco infatti offre a tutti i bambini, non solo dunque a quelli con disabilità, la possibilità di trasformare i contenuti dolorosi muovendosi liberi dai fallimenti della vita reale; c'è il bambino che non cammina, quello che non riesce a leggere, quello che non vede, ma c'è anche quello che non si sente all'altezza, che ha paura... nel gioco il protagonista diventa il bambino "interiore", che afferma la propria volontà e identità e aspetta di essere riconosciuto.