"Questo è il senso profondo de Le strade di polvere, un libro che anche nel titolo sembra richiamare il senso del viaggio nello spazio (e quindi nel tempo) e del raccontare senza fine, affidando alla immagine della polvere la suggesione della labilità del vivere e la sua asprezza in campagne avare" (Claudio Marabito, "Nuova Antologia"). Premio Viareggio e Premio Supercampiello 1988.