Diciassette racconti narrano un bizzarro universo di situazioni al limite della normalità, i cui protagonosti diversi di carattere ma simili per attiitudini e sensibilità hanno tutti un identico codice, l'accettazione del disordine, e una stessa manchevolezza, la fragilità della ragione.
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A casa, nei loro interni urbanizzati, dove accanto al televisore sempre acceso si stipano i cd di Mozart e le polo di Ralph Laurent, costoro si muovono come pesci in un acquario con la stessa impassibile maniacalità di dislocazione, come scossi, spaventati da questioni troppo grandi: la morte, la vita, il coraggio, l'amore.
