Edgar, detto Sweetie, è un ragazzino diverso dagli altri: a dodici anni l'unica cosa che gli interessa è 'tutto ciò che di verde e silenzioso esiste tra il cielo e la terra'. Capace di stare ore a guardare un ramo ondeggiare dietro una finestra, ha imparato ad ascoltare ogni desiderio delle piante e dei fiori del suo giardino, e va d'accordo solo con l'anziano giardiniere Lucas.
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Non gli interessano i coetanei, né tantomeno la rutilante mondanità che circonda i genitori che lavorano nel cinema: Sweetie riserva a tutti uno sdegnoso silenzio o un pungente sarcasmo pronto a disvelare ogni ipocrisia. Quando i suoi gli annunciano l'arrivo di un fratellino adottivo, un bambino peruviano di cinque anni di nome Anibal, Sweetie non la prende affatto bene. Ma a poco a poco 'l'indio', buffo, cagionevole e, proprio come lui, taciturno e fuori posto, lo conquisterà completamente. Tanto che quando i genitori decideranno di separarli non rimarrà che una cosa da fare: darsi a un'improbabile fuga alla volta delle Ande... Raccontato attraverso la voce di Sweetie, ironica, impietosa, ingenua e tenerissima allo stesso tempo, questo romanzo è un piccolo classico della letteratura francese contemporanea, per non dimenticare come ci si sente 'dalla parte dei bambini'. E per scoprire quanta bellezza si nasconde nell'impresa di entrare in sintonia con culture diverse dalla nostra e 'diventare' fratelli.