Robert Murphy era nel pieno di una brillante carriera da antropologo quando avvertì i primi sintomi di una malattia che lo avrebbe condotto in un’odissea ben più impegnativa di una qualsiasi spedizione in Amazzonia: un tumore al midollo spinale, progredito lentamente e irreversibilmente in tetraplegia.
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In questo libro avvincente, commovente e vero, Murphy usa la sua esperienza personale per esplorare le paure, i miti, le miscredenze della società riguardo i disabili. Il risultato è un racconto su come la disabilità — ogni tipo di disabilità — compromette l’identità delle persone, il loro ruolo sociale, le loro relazioni, facendole allo stesso tempo bruciare di un amore per la vita ancora più feroce.