Bionde, bellissime e sempre in attesa di un principe: le principesse delle fiabe tradizionali hanno abitato il nostro immaginario per generazioni.
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Eppure, nonostante l’empowerment (“puoi fare ed essere tutto quello che vuoi, bambina, se ti impegni abbastanza”), la svolta del me too e serie tv in cui compaiono donne capaci di scegliere la propria storia, qualcosa delle principesse resta aggrappato alla parte più profonda di noi. Con una scrittura che mette insieme fiction e non fiction, "Principesse" racconta come leggere Xena, Scully, Buffy, Carrie e altre figure del nostro immaginario pop ci aiuterà ad avere uno sguardo più aperto, perché le bambine (e i bambini) di oggi meritano di più che sognare di ritrovarsi ostaggio di un drago o di essere trucidate da una matrigna gelosa per guadagnarsi l’onore di sposare il primo che passa. Per ricominciare abbiamo bisogno di principesse che siano davvero nuove, più di Elsa di Frozen.