"The show must go on" cantano i Queen, e sulle note di una delle rock band più apprezzate di tutti i tempi si dipana la storia di Anna, una bambina che a otto anni deve sopravvivere alla perdita della madre e all’abbandono del padre. Affidi temporanei deludenti rafforzano in Anna la certezza che non esistano adulti su cui poter contare e che la comunità sia l’unico luogo sicuro.
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A quattordici anni sembra arrivare finalmente la sua occasione, ma il padre decide di riunire la famiglia riportando Anna e la sorellina più piccola, Diana, in quella che difficilmente entrambe avvertono come “casa”. Anna è costretta a confrontarsi con situazioni, relazioni ed equilibri nuovi; dovrà fidarsi e affidarsi per provare a lasciarsi definitivamente il passato alle spalle. "Anna Lobont" è il racconto di un’infanzia negata, disillusa, del desiderio di essere amati in modo incondizionato, che si infrange contro l’impossibilità di credere nel futuro. Resta una famiglia che, per quanto imperfetta, proverà a ricostruirsi, a offrirsi una possibilità.