Caratteristica di questo volume è l'arco cronologico interessato alla trattazione, anticipato rispetto alle storie canoniche del periodo: non è il 1492 l'anno di partenza, ma l'intero corso del Quattrocento, nell'ipotesi che già agli inizi di quel secolo si profilino nuove strategie urbane, distinte da quelle medievali.
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La città quattrocentesca risulterà assimilata quindi a un lungo Rinascimento, in una stagione ricca di rinnovamenti e di sperimentazioni. Analogamente, il punto di arrivo della narrazione coincide più o meno con la metà del XVI secolo, poiché quello successivo è ormai un periodo di conferme, di sedimentazione e di abbellimento.
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