L'autore ne "La guerra dei bottoni", che ha per sottotitolo "Romanzo dei miei dodici anni", racconta le avventure della propria adolescenza.
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La storia viene raccontata attraverso il punto di vista dei ragazzi di Longeverne, dove, a partire dall'inizio della scuola in autunno, come succede ogni anno ormai da tempo immemorabile, l'esercito dei ragazzi di Longeverne inizia la sua campagna bellica contro i ragazzi di Velrans, il paese confinante. La guerra viene condotta dalle due parti senza esclusione di colpi: dall'uso di spade di legno e sassi, ma anche di lotta con pugni e calci. La più tragica umiliazione è quella di chi cade nelle mani del nemico: privato di tutti i bottoni delle camicie e dei pantaloni, delle bretelle e delle cinture e dei lacci delle scarpe, dopo essere stati variamente frustati e malmenati, vengono costretti a tornare a casa come poveri mendicanti coi vestiti strappati, subendo poi anche la collera dei propri genitori. La guerra arride all'una e all'altra banda, tra alterne vicende, senza vinti né vincitori, ricche di episodi a volte ironici e a volte tragici, fino alla fine della scuola. Età di lettura: da 10 anni.