Italo Calvino scrisse che per vedere una città “non basta tenere gli occhi aperti. Occorre per prima cosa scartare tutto ciò che impedisce di vederla”. Laura Guglielmi, sanremese, partendo dalle suggestioni dei testi dello scrittore traccia un itinerario inedito nel tempo e nello spazio.
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Racconta la Sanremo di Italo Calvino (1923-1985) ma risale anche indietro nel tempo per ricostruire una città scomparsa. A emergere in questo testo non è solo un percorso geografico-letterario, ma anche l’anima ecologista di Italo Calvino che già negli anni Cinquanta raccontava di uno strampalato Barone Rampante che credeva nei diritti degli animali e degli alberi. Un modo di vedere le cose che gli è stato trasmesso dalla madre Eva Mameli, botanica, e dal padre Mario, agronomo. Lo scrittore sanremese, nella "Speculazione edilizia", ha tratteggiato un’Italia che si stava arricchendo senza nessun rispetto per l’ambiente. Ed ecco che questo libro porta alla luce anche le ferite inferte al territorio dalla Seconda guerra mondiale fino ai nostri giorni. L’autrice non è riuscita a mettere a tacere una sua voce interiore che voleva dire la sua, raccontando la Sanremo in cui anche lei è cresciuta e si è formata e di cui ha perlustrato a fondo l’entroterra, spesso con le scarpe da trekking ai piedi.