Le tesi sostenute dall'autore susciteranno discussioni e polemiche. Sternhell dice che era chiaro fin dagli inizi degli anni Venti che ogni principio socialista nella nuova nazione israeliana avrebbe dovuto cedere il passo all'aspirazione di un'idea nazionale. Si spiega così perché l'esperienza del kibutz non sia mai andata al di là del settore agricolo.
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L'allinearsi di Israele verso una borghesia e un capitalismo di Stato fa parte integrante dell'eredità dei fondatori. Un saggio politico-storico di alto livello, ma con un notevole grado di leggibilità.